IN QUALE ZUPPA SIAMO FINITI?

Viviamo immersi in una zuppa.
Una zuppa fatta di stress, adrenalina, cortisolo, molecole infiammatorie.
Ne siamo immersi totalmente, compresa la testa.
E ci siamo così inzuppati, e da così tanto tempo, che non ci accorgiamo di viverci dentro….
La consideriamo il nostro ambiente naturale.
Lavoriamo tanto, magari facciamo anche straordinari, notti, festivi, reperibilità… tutto per assicurarci una pensione dignitosa e qualche soldo in più, che poi… useremo per curarci le malattie causate dallo stress procuratoci per guadagnarli.
Ma in che vita ci siamo ficcati?
In quale zuppa siamo finiti?
Mi verrebbe da chiedere:
Siamo felici?… forse ho esagerato… l’ho sparata troppo grossa.
Ci riprovo…
Siamo sereni? Forse anche questa è grossa.
Siamo in pace con noi stessi?
Pur immersi nella zuppa abbiamo conservato un luogo segreto in noi stessi in cui trovare pace?
Forse vi aspettate una soluzione a queste domande/problemi.
Non ne ho.
Bisognerebbe cambiare lavoro e trovarne uno più affine alle proprie abilità ed interessi.
Figuriamoci! Di questi tempi avere un lavoro è già una fortuna!
O cambiare casa, paese, quartiere… ma credo che il problema non sia cambiare posto se poi il disagio ce lo portiamo dentro.
Magari potrebbe essere utile provare a uscire dalla zuppa.
O tentare di ridurre la concentrazione degli ingredienti tossici come l’adrenalina, il cortisolo, le molecole infiammatorie.
Per questo posso dare dei consigli.
Ci sono numerose tecniche che possono aiutarci a restare nella zuppa, per chi non ha la fortuna di poterne uscire, senza intossicarci troppo.
E sono tecniche anche semplici e alla portata di tutti.
Penso alla meditazione, a tecniche di respirazione, alla tecnica della gratitudine, alla regolarizzazione del sonno, ad una alimentazione che contrasta l’ulteriore produzione di sostanze infiammatorie, ad un’attività fisica capace di restituirci un corpo agile con molecole che migliorano il tono dell’umore.
Insomma… anche se non possiamo uscire dalla zuppa possiamo fare molto per cambiarne gli ingredienti.
Tutto sta nel diventare bravi cuochi di se stessi.
 
Dott. Bruno Ciaramella