IL PESCE FA BENE?

IL PESCE FA BENE?
 
Tutti sanno che mangiare il pesce fa bene perché contiene gli acidi grassi omega-3.
In effetti, gli omega-3 hanno effetti positivi: sono antinfiammatori, promuovono la salute del cervello, riducono il rischio di infarto miocardico.
 
Però… c’è un però.
 
Il pesce, come tutti i prodotti animali, sono anche fonte di grassi saturi e colesterolo, entrambi fattori che contribuiscono a favorire l’infiammazione e il rischio di attacchi cardiaci e ictus.
Non solo, il pesce è la principale fonte di esposizione al mercurio e anche questo aumenta il rischio di morte per malattie cardiovascolari.
 
Per cui si ha il paradosso che se da una parte il consumo di pesce è positivo per il suo contenuto in acidi grassi omega-3 dall’altra questo beneficio è annullato dall’aumento di rischio per le malattie dovuto a colesterolo, grassi saturi, mercurio presenti nel pesce.
 
Come fare allora per conciliare il consumo di pesce, per introdurre gli omega-3, e minimizzare il rischio di malattie cardiovascolari secondarie all’assunzione di grassi saturi, colesterolo e mercurio?
Innanzitutto è necessario sapere che non è necessario mangiare il pesce per assicurare l’apporto di acidi grassi omega-3 in quanto questi possono essere ricavati anche da fonti vegetali.
Infatti, il fabbisogno di omega-3 può essere facilmente soddisfatto consumando giornalmente 5 mL (1 cucchiaino, circa 5 g) di olio di semi di lino;
oppure 15 mL (3 cucchiaini, circa 10 g) di semi di lino macinati;
oppure 30 g di noci (circa 6 noci) o ancora 15 g di semi di chia macinati.
 
Poi, se si vuole mangiare il pesce è bene scegliere quello azzurro e di piccola taglia che contiene meno mercurio ed evitare, o limitare il più possibile, quelli di grossa taglia.
 
Dott. Bruno Ciaramella