IL FRUTTOSIO FA BENE O FA MALE?

IL FRUTTOSIO FA BENE O FA MALE?
 
 
DIPENDE!
 
So che moli utilizzano il fruttosio in sostituzione del comune zucchero di cucina (il saccarosio) ritenendolo più “dietetico” convinti che sia meno calorico e più nutriente.
 
SBAGLIATO!
 
Il fruttosio è caloricamente e nutrizionalmente identico al tradizionale zucchero. Unica differenza una via metabolica un pò diversa.
 
Il fruttosio è uno zucchero naturalmente contenuto nella frutta mangiando la quale lo introduciamo nel nostro organismo.
Il fruttosio introdotto con la frutta va bene.
 
Il fruttosio, invece, che introduciamo come nutriente “sganciato” dalla frutta, per esempio per dolcificare una bevanda (caffè. tisane ecc.) può fare male.
La maggior parte del fruttosio consumato in realtà non è quello che viene utilizzato per dolcificare il caffè al bar ma è occulto (un pò come il sale) in quanto utilizzato ampiamente per dolcificare numerosi prodotti industriali (lo si ritrova praticamente dappertutto: yogurt, biscotti, bevande dolci, ecc.
 
Perché un eccesso di fruttosio può far male?
 
Un consumo eccessivo di fruttosio può provocare la NAFLD, la steatosi epatica non alcolica (conosciuta anche come malattia del ‘fegato grasso‘).
Un eccesso di fruttosio danneggia la barriera intestinale consentendo l’assorbimento di batteri e tossine causando una infiammazione cronica.
A livello del fegato questo si traduce in una maggiore conversione del fruttosio e glucosio in grasso che si accumula nel fegato trasformandolo, appunto, in fegato grasso.
Anche chi soffre di acido urico, e di gotta in particolare, dovrebbe prestare molta attenzione al fruttosio.
 
Sapete chi sono più a rischio?
I bambini.
Vedo sempre più bambini con fegato grasso, non perché mangino troppa frutta (MAGARI!) ma perché sono quelli che maggiormente consumano prodotti industriali arricchiti con fruttosio
 
IN SINTESI: il consumo di fruttosio attraverso la frutta va bene. Il consumo di fruttosio “sganciato” dalla frutta può fare male e anche molto perché, purtroppo, la steatosi epatica in una certa percentuale di persone può evolvere in cirrosi epatica.
 
“Dott. Bruno Ciaramella”